Concerto alla sala Apolo del gruppo catalano.
Light
Il termine luce (dal latino, lux, lucis) si riferisce alla porzione dello spettro elettromagnetico visibile dall'occhio umano, ed è approssimativamente compresa tra 400 e 700 nanometri di lunghezza d'onda, ovvero tra 750 e 428 THz di frequenza. Questo intervallo coincide con la regione di massima emissione da parte del sole. I limiti dello spettro visibile all'occhio umano non sono uguali per tutte le persone, ma variano soggettivamente e possono raggiungere i 380 nanometri, avvicinandosi agli ultravioletti, e i 730 nanometri avvicinandosi agli infrarossi.
Bloccati sotto la placca fotovoltaica del Forum per proteggerci da un super mega iper temporale improvviso, la macchina fotografica ha scattato ciò!
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La sardana
La Sardana è una danza che unisce, ballo tradizionale della Catalogna.
Secondo una leggenda, questa danza ha origini greche e riprende alcune rappresentazioni scultoriche dell’epoca. Un’ altra leggenda dice che il ballo fu inventato nel periodo in cui la Catalogna occupò la Sardegna, per questo motivo, porta cui da qui deriverebbe il nome di Sardana.
Comunque sia, questa caratteristica danza, si è sviluppata soprattutto nel XIX secolo, durante la Renaixença, diventando poi il simbolo nazionale dell’identità di questa regione.
Apparentemente, è una danza molto semplice, ma in realtà nasconde un significato molto profondo e storico per i Catalani.
Innanzitutto, c’è da dire, che i Catalani, a differenza degli spagnoli o Castellani, sono molto più patriottici, tengono molto a far risaltare le loro differenze e la loro cultura, crocevia di passaggi storici molto importanti.
Negli anni della dittatura di Franco, quest’ultimo, tentò in ogni modo di ostacolare lo sviluppo della Catalogna, di impedire che i Catalani, potessero liberamente vivere le loro tradizioni, la loro cultura, la loro lingua e impedì anche la danza Sardana.
Per questo motivo, è una danza cosi sentita e popolare, che vuole rappresentare lo spirito indipendente di questa regione autonoma.
E’ soprattutto una danza libera, spirituale che vuole unire le persone. Gente diversa, per estrazione sociale o razza, danza insieme, unita, con le mani protese verso l’alto.
L’unico scopo, è quello di dimostrare l'orgoglio di essere Catalani, senza badare a tutte le differenze personali.
Oggi, questa danza antica, è rimasta un punto di forza dell’ospitalità Catalana.
Non c’è un paese di questa regione, in cui nei periodi di festa nelle piazze, non si trovino centinaia di persone impegnate in questa coreografia.
A Barcellona venne eseguita anche per l’apertura delle Olimpiadi del 1992 e tutt’ora, si balla ogni domenica, davanti alla Cattedrale di Santa Eulalia. Sempre a Barcellona, vi è un monumento, chiamato proprio “Monumento alla sardana”, che si trova sul Montjuic, esattamente nei giardini del Mirador de l’Alcalde. Questo monumento, da una rappresentazione figurata davvero bella di questa danza, si rimane ad osservarlo per molto tempo, perché da veramente l’idea di unità e uguaglianza.
A Barcellona venne eseguita anche per l’apertura delle Olimpiadi del 1992 e tutt’ora, si balla ogni domenica, davanti alla Cattedrale di Santa Eulalia. Sempre a Barcellona, vi è un monumento, chiamato proprio “Monumento alla sardana”, che si trova sul Montjuic, esattamente nei giardini del Mirador de l’Alcalde. Questo monumento, da una rappresentazione figurata davvero bella di questa danza, si rimane ad osservarlo per molto tempo, perché da veramente l’idea di unità e uguaglianza.
Concerto alla sala Apolo
Ed eccoci di nuovo con i post della entusiasmante Barcellona. Barrankillos y Rumborrachera live alla sala Apolo.
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